I falsi stream, vera piaga o opportunità per farsi conoscere?

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I falsi stream, vera piaga o mezzo per gli artisti più piccoli di uscire dall'anonimato?

Il mercato della musica è in costante evoluzione e l'arrivo delle piattaforme di streaming ha sconvolto il panorama musicale. Gli artisti, piccoli o grandi, si trovano oggi di fronte a un dilemma: come farsi conoscere e guadagnarsi da vivere grazie alla loro passione, ovvero la musica?

Il modello economico delle piattaforme di streaming

L'attuale modello economico delle piattaforme di streaming si basa su una logica "market centric". Questa logica consiste, per un dato mercato (la Francia, ad esempio), nell'assegnare, per ogni titolo, all'artista interessato una quota del fatturato realizzato dalla piattaforma di streaming, proporzionale alla parte che rappresenta il titolo in questione nel totale degli ascolti registrati. La remunerazione di un titolo corrisponde quindi alla sua "quota di mercato", territorio per territorio.

Ciò penalizza i piccoli artisti, poiché solo il 10% degli artisti genera il 90% delle entrate totali. Infatti, una gran parte delle entrate viene spesso catturata dagli artisti popolari e dalle grandi case discografiche. Questa distribuzione disuguale delle entrate rende difficile per gli artisti meno conosciuti guadagnarsi da vivere con la loro passione.

Sebbene gli artisti popolari possano accumulare migliaia, se non milioni di streaming e quindi ottenere entrate sostanziali grazie al modello di streaming, i piccoli artisti, invece, hanno generalmente un pubblico più ristretto, una visibilità più limitata, che si traduce in meno stream e quindi, pochi ricavi.

È purtroppo in questo contesto che è emerso l'acquisto di falsi stream.

L'uso crescente dell'acquisto di falsi stream

Secondo uno studio del Centro Nazionale della Musica (CNM) pubblicato nel gennaio 2023, circa il 15% degli stream sulle piattaforme di streaming sarebbero falsi. Questi fake stream rilevati sulle diverse piattaforme di streaming rappresenterebbero, secondo l'analisi, tra 1 e 3 miliardi di ascolti in Francia nel 2021. Stiamo parlando degli stream falsi RILEVATI dalle piattaforme... in altre parole, la punta dell'iceberg!

Sebbene questa pratica favorisca gli artisti più popolari e più ricchi, poiché hanno i mezzi per acquistare stream in grandi quantità, secondo il CNM, l'80% dei falsi stream acquistati proviene da fuori dalla top 10.000 degli artisti più popolari.

Alcuni artisti più piccoli ricorrono quindi a questa pratica per aumentare la loro popolarità e farsi notare sulle piattaforme di streaming. 

Ma è davvero una soluzione? Perché alla fine, l'acquisto di falsi stream non fa che mascherare la realtà e può persino danneggiare la credibilità dell'artista. Le piattaforme di streaming hanno infatti politiche severe riguardo all'acquisto di falsi stream. Ciò può comportare conseguenze importanti, come la rimozione del contenuto dell'artista o la sospensione del suo account.

Inoltre, l'uso di falsi stream può influenzare l'algoritmo delle piattaforme digitali. Queste utilizzano algoritmi per determinare le classifiche e le raccomandazioni musicali. Quando vengono rilevati falsi stream, rischiate di essere rimossi o ignorati da questi algoritmi, e quindi di perdere un'eventuale messa in evidenza. È infatti importante sapere che molte piattaforme di streaming, come Spotify o Deezer, per citarne solo alcune, tracciano i falsi stream!

In definitiva, l'acquisto di falsi stream può sembrare una soluzione rapida e facile per alcuni e una piaga per altri. Non spetta forse alle piattaforme cambiare approccio? O agli artisti trovare altri modi per guadagnare?

Quali fonti di reddito aggiuntive per i musicisti?

Piuttosto che perdere tempo, denaro ma anche credibilità ricorrendo all'acquisto di falsi stream, i gruppi e gli artisti dovrebbero concentrarsi su altre fonti di reddito per integrare i loro guadagni musicali.

I concerti e la vendita di merchandising, ad esempio, sono aree chiave su cui gli artisti e i musicisti devono concentrarsi per generare più entrate. Esibendosi sul palco, potrete sviluppare la vostra visibilità, la vostra notorietà e creare un legame con il vostro pubblico.

I concerti vi permetteranno anche di ottimizzare la vendita di merchandising (magliette, CD, vinili, adesivi...), essendo il merch un modo per realizzare profitti diretti.

Oltre ai concerti, potete anche offrire il vostro merchandising attraverso un negozio online o i vostri social media. In questo articolo, vi diamo 3 consigli per aumentare le vostre vendite di merch online :)

Come vi abbiamo accennato, gli artisti dovrebbero piuttosto concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità, sulla promozione della loro musica presso il loro pubblico target (ad esempio attraverso concerti) e sulla costruzione della loro base di fan in modo organico. È l'unico modo per avere successo a lungo termine nell'industria musicale!

© Foto da Canva

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